La presidente del Consiglio sostiene che debba essere cambiata l’interpretazione dei giudici sulla criminalità organizzata.
L’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è tornata a parlare al cdm della giustizia italiana e, nello specifico, del tema dei tempi di indagini e processi, soprattutto per quanto riguarda i reati legati alla mafia e alla criminalità organizzata.
“Si rende necessaria e urgente – ha detto la leader di Fratelli d’Italia – l’adozione da parte del governo di una norma di interpretazione autentica, che chiarisca una volta per tutte cosa debba intendersi per ‘reati di criminalità organizzata’ e che eviti che gravi reati vadano impuniti per effetto dell’interpretazione di recente avanzata dalla Corte di Cassazione. L’intenzione, d’intesa col ministro della Giustizia, è di inserire questa norma in un decreto legge di prossima approvazione“.
Lo scontro con la Cassazione
“Il nostro sistema giudiziario penale – ha spiegato la premier – prevede una distinzione tra reati di criminalità organizzata e altri reati. Per i reati di criminalità organizzata è consentito un uso più esteso e incisivo degli strumenti di indagine, considerata la difficoltà di rintracciarne le prove. E’ inoltre previsto un maggior rigore nella concessione dei benefici penitenziari, considerata la loro pericolosità e pervasività sociale”.
“Se – continua Giorgia Meloni – fino a poco tempo fa l’interpretazione del concetto di criminalità organizzata era chiaro, una recente sentenza della Corte di Cassazione – la n. 34895 del 2022 – lo ha posto seriamente in dubbio. La Cassazione ha infatti affermato, cito testualmente, che possono “farsi rientrare nella nozione di delitti di “criminalità organizzata” solo fattispecie criminose associative, comuni e non”, con la conseguenza che devono escludersi dal regime per essi previsti i reati di per sé non associativi, come un omicidio, “per quanto commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416-bis c.p. ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dal suddetto articolo”.
Un omicidio di mafia non è un delitto di criminalità organizzata?
“In altre parole – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – un omicidio commesso avvalendosi di modalità mafiose o commesso al fine di agevolare un’associazione criminale non sarebbe un delitto di criminalità organizzata, secondo la Cassazione. La sentenza ha ad oggetto il regime delle intercettazioni ambientali, ma afferma principi di carattere generale. E principi del genere si prestano a provocare ricadute molto pesanti per il nostro sistema e per la pubblica sicurezza“.
“Così – conclude la premier Giorgia Meloni – rischiano di andare impuniti per un supposto vizio procedurale delitti della massima gravità. Manifestazioni d’allarme in tal senso iniziano già a pervenire da alcuni tribunali“.